Sentinella, quanto resta della notte?

Nell'intervento di apertura ho sottolineato come questo spazio sia <<"mio" solo nella misura in cui è "vostro">> perchè sono convinto che l'ascolto e l'interazione siano gli esercizi e le espressioni più alte della nostra libertà personale. "Libertà è partecipazione" (G.Gaber) e pertanto ho deciso di "partecipare" il blog con Antonio, che scrive un interessantissimo intervento sulla nostra tensione alla verità (filo-sophia), ampliando un po' le tesi che esponevo nella Smisurata preghiera del 9 luglio.


In ebraico "Shomer ma mi llailah?" dal libro di Isaia cap. 21, versetti 11 e 12, è anche il titolo di una canzone di Francesco Guccini. La risposta che giunge dalla sentinella è: "La notte sta per finire, ma il giorno ancora non è arrivato. Tornate domani e domandate ancora". Questo riconduce, come spiega lo stesso cantautore, alla condizione di incertezza dell'uomo che si trova a domandare cose alle quali non avrà mai risposta, ma con la determinazione a non smettere comunque di domandare. Io credo che questa visione dell'esistenza non sia molto lontana dalla realtà. Penso che la domanda continua, la curiosità instancabile, siano ciò che ci rende uomini permettendoci di vivere anche nell'incertezza che si prova al termine della notte nell'attesa di un giorno che forse, prima o poi, avrà inizio.

Antonio

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